La Valle dell’Oglio sarà assoluta protagonista lungo il tragitto della nuova Ciclovia della Cultura. È stato presentato ufficialmente martedì 24 febbraio il progetto del percorso ciclabile che unirà Brescia e Bergamo, le due capitali italiane della cultura 2023. La Valle dell’Oglio, dato il suo ricchissimo patrimonio culturale e la sua collocazione strategica proprio al confine tra le due Province, si vedrà attraversare per diversi chilometri da questo importantissimo itinerario.
DALLE LE MURA DI BERGAMO AL CAPITOLIUM DI BRESCIA
Questo sarà il primo progetto che le due città capoluogo realizzeranno in sinergia da quando hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento dallo Stato. Si tratterà di un percorso ciclabile lungo 75 km che collegherà i patrimoni Unesco presenti nelle due città: le mura venete a Bergamo con il complesso San Salvatore-Santa Giulia e il Capitolium a Brescia.
Il territorio che verrà toccato da questa ciclovia verrà valorizzato sensibilmente, con un occhio di riguardo verso un patrimonio ricco di cultura, tradizioni, storia e natura. Sarà un progetto molto ambizioso che sta coinvolgendo con solo i Comuni e le Province di Brescia e Bergamo, ma anche i 27 Comuni attraversati dalla ciclovia e poi ancora consorzi, enti, distretti turistici, comunità montane e associazioni del territorio.
IL PERCORSO SULL’OGLIO: DECINE DI COMUNI INTERESSATI
Il tracciato della ciclovia della cultura si estenderà per circa 75 km a cui si aggiungeranno 11 anelli ciclabili per un totale di ulteriori 70 km nelle zone di particolare interesse. La ciclovia si addentrerà nella nostra Valle attraversando il centro di Grumello del Monte per poi passare da Tagliuno e sfociare sul lato bergamasco della ciclabile dell’Oglio fino alla località Porto di Calepio. In queste zone sarà possibile effettuare degli itinerari ad anello per scoprire le bellezze storiche e culturali, come ad esempio la chiesa di San Pantaleone, la chiesa del Boldesico o i castelli dei Conti di Calepio.
Successivamente, costeggiando il fiume in località Trebecco e poi per Credaro, il percorso arriverà nel centro storico di Sarnico dove si attraverserà il ponte per Paratico. Da qui, passando per Clusane, la ciclovia andrà alla scoperta delle Torbiere e poi ancora dei vigneti della Franciacorta. Questa, ideata e presentata da Christian Novak e Mariasilvia Agresta del consorzio Poliedra del Politecnico di Milano, è solamente una prima ipotesi di percorso che però è già stata verificata da ben cinque sopralluoghi sul campo.
RIQUALIFICHERÀ LA MOBILITÀ DOLCE SUL TERRITORIO
La ciclovia incrocerà lungo il suo cammino anche altre importanti piste ciclabili (ad esempio la Ciclovia Monaco-Milano o quella dell’Oglio che collega il Passo del Tonale con il Fiume Po) in modo da creare una rete ciclabile che sarà un toccasana per la mobilità dolce e il cicloturismo di tutto il nord Italia.
«Essendo le due ciclovie provinciali (la Bergamo-Sarnico e la Paratico-Brescia) già sostanzialmente attive, i vari Comuni hanno già realizzato diversi tratti ciclabili ma spesso questi non hanno la qualità adatta per un percorso cicloturistico di livello internazionale, perché molto minimali e deteriorati nel tempo. – ha affermato Christian Novak del Politecnico di Milano – La cosa più importante che questo progetto farà è un’opera di manutenzione straordinaria molto diffusa sui tratti ciclabili già esistenti. La stima è che ci saranno circa 10-20 km di piste nuove da realizzare, ma bisognerà soprattutto usare bene i tracciati già presenti e riqualificarli a dovere».
Il percorso della ciclovia culturale interesserà circa 800 beni di interesse storico-culturale, tre parchi regionali (Oglio nord, Colli di Bergamo e Parco del Serio), tre parchi di interesse sovracomunale e la riserva naturale delle Torbiere del Sebino. «Si farà un utilizzo più coerente dei 34 centri storici attraversati – ha poi continuato Novak – Ci piacerebbe infatti realizzare alcuni chilometri di pavimentazione in pietra nei centri storici minori, dotandoli di un fondo con un grip adatto per un utilizzo in bici in totale sicurezza».
IL TANDEM BRESCIA-BERGAMO, METAFORA DELLA BICILETTA
I due primi cittadini delle città capoluogo, Giorgio Gori ed Emilio del Bono, hanno preso parola per primi durante la presentazione in videoconferenza del progetto e si sono subito detti particolarmente entusiasti di questa nuova ciclovia. Sono successivamente intervenuti anche i consiglieri delegati delle Province di Bergamo e Brescia, rispettivamente Claudio Bolandrini e Andrea Ratti, gli Assessori alla Cultura Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, e gli Assessori alla Mobilità dei due Comuni capoluogo ovvero Stefano Zenoni e Federico Manzoni.
«Sarà un progetto a 2 step, il primo da completare sicuramente entro il 2023 che prevede l’itinerario culturale che recupera l’esistente – ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. L’altro è il progetto completo, che prevede la realizzazione di alcune infrastrutture, ponti ciclopedonali sui fiumi, ma anche la riqualificazione del fondo di questa ciclovia, cose che ovviamente dipendono da quante risorse riusciremo ad aggregare».
Molto appassionato da questo progetto anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono: «La figura della bicicletta rende molto bene l’idea delle due città di Brescia e Bergamo: due ruote che dovranno viaggiare insieme e avranno bisogno di forti connessioni tra loro, queste connessioni sono appunto i nostri territori provinciali, la nostra rete istituzionale e i tanti operatori coinvolti».
Giornalista pubblicista classe 1986, originario di Palazzolo sull’Oglio.
Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale della provincia di Brescia. Appassionato di ciclismo, viaggi e fotografia.