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Storie D'Oglio

GIANNINO PIAZZA, SULLE ALI DELLA LIBERTÀ GRAZIE ALLA HANDBIKE

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La sensazione di libertà in bicicletta è comune a molti appassionati, ma quella provata da Giannino Piazza quando cavalca la sua handbike è qualcosa di veramente unico. Il 50enne originario di Calcinato, ma che da qualche anno vive in una casa-famiglia a Orzinuovi, è un atleta disabile dalla nascita che ha fatto degli sport in carrozzina la sua grande passione e la sua ragione di vita. 

Come hai iniziato con la handbike?
Mi è sempre piaciuto fare sport. All’inizio facevo palestra e piscina, finché un fisioterapista mi ha fatto scoprire la easybike, che non è nient’altro che una ruota attaccata ad una normale carrozzina. Nel 2015 ho corso anche la mezza maratona di Orzinuovi, ma con la easybike facevo troppa fatica, avevo bisogno di qualcosa di più, quindi grazie ad amici e conoscenti abbiamo fatto una raccolta fondi e sono riuscito a comprare una vera e propria handbike. Per me è stato un sogno perché sono finalmente riuscito ad entrare a far parte di una società sportiva, la Active Sport di Marco Colombo e Maurizio Antonini

Quali sono state le tue più belle vittorie?
Nel 2019 sono stato Campione europeo Handbike per la categoria H1, correndo sui percorsi di Lanzarote, Francia, Lugano e Sanremo. Dal 2015 partecipiamo con successo al Giro d’Italia Handbike e per due anni sono riuscito a vincere la Maglia Nera, quella per l’atleta che arriva ultimo: me la sono sudata (ride, Ndr) e sono orgoglioso perché per me vale come quella Rosa.

Cosa ti piace di più di questa disciplina?
Mi piace tantissimo andare veloce negli spazi aperti in contatto con la natura. Quando salgo sopra la bici divento proprio un’altra persona, mi sento totalmente libero e non mi sento per niente una persona con delle disabilità.

Qual è la tua filosofia nello sport?
Io dico sempre che ogni volta che prendo parte a una gara io ho già vinto con me stesso. E anche riuscire ad arrivare all’arrivo è altrettanto importante. Una volta al Giro d’Italia ho fatto un brutto incidente e sono stato portato in ospedale in ambulanza: per fortuna indosso sempre il casco e non fu grave. Inoltre, da quando ho scoperto questo mondo ho iniziato a conoscere di persona campioni che prima vedevo solo in tv.

Quanto ti alleni per preparare al meglio le gare?
Solitamente mi alleno tre volte a settimana per un’ora. Adesso che fa freddo mi alleno in cantina sui rulli, ma all’inizio della bella stagione spero potrò iniziare a uscire qui per le strade di Orzinuovi.

Che progetti hai per il futuro?
La mia intenzione è quella di migliorarmi ancora, in questo sport non si finisce mai di imparare. Poi abbiamo diversi progetti con la squadra, che sta diventando man mano più numerosa. Ci sono progetti con le scuole, per la sicurezza stradale e con gli ospedali: ogni mercoledì infatti andiamo all’ospedale Domus Salutis di Brescia per conoscere i degenti e chi viene ricoverato.

Hai altre passioni oltre alla handbike?
Avevo una grande passione per il disegno e la pittura, ma adesso mi sto dedicando a tempo pieno allo sport, visto che nell’ultimo anno i miei tempi sono migliorati parecchio. Avevo anche disegnato un fumetto sulla mia storia: si intitola Maratona ed era stato stampato in oltre 200 copie tutte vendute, una bella soddisfazione.

Giornalista pubblicista classe 1986, originario di Palazzolo sull’Oglio.
Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale della provincia di Brescia. Appassionato di ciclismo, viaggi e fotografia.

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