Nel museo dei tifosi del Sunderland c’è una bicicletta. Niente di strano, se non fosse che il Sunderland Association Football Club è una delle più antiche squadre di calcio d’Inghilterra. E lì, quelle ruote, ci sono arrivate partendo direttamente da Paratico grazie ai colpi di pedale di Enrico Milani: preparatore atletico classe 1973 e tifosissimo proprio dei Black Cats.
SUNDERLAND IN THE HEART
Per ricostruire l’intera storia di questa viscerale passione bisogna fare un passo indietro, agli anni in cui Enrico è poco più di un ragazzo. «Era il 1990 e ho scoperto il Sunderland guardando un documentario sull’allora Tele Capo d’Istria: questa città operaia, senza nulla di particolare se non una squadra di calcio storica e una tifoseria caldissima. Mi sono innamorato subito». Un amore travolgente, che finisce per coinvolgere e contagiare anche amici e parenti.
E che non può certo sottrarsi alla legge degli anniversari. Per festeggiare i suoi 25 anni da tifoso, quindi, Enrico decide di organizzare qualcosa di unico: nove mesi di allenamenti per arrivare in Inghilterra in bici; lui che pur lavorando nell’ambito sportivo non ha mai avuto una passione particolare per il pedale. E perché, deve essersi chiesto, non abbinare all’avventura anche un gesto di solidarietà?
PEDALATE DI SOLIDARIETÀ
Nasce così l’idea della raccolta fondi per Nina, una bambina affetta da una grave malattia rara. «Non la conoscevo, ma grazie ad internet sono riuscito a contattare i genitori. Che non seguivano minimamente il calcio, per cui all’inizio sono rimasti un po’ sorpresi. Ora, però, anche loro simpatizzano per il Sunderland».
Una telefonata lunga ed emozionante che innesca un’altra incredibile coincidenza: al telefono, infatti, Enrico scopre che la madre di Nina ha origini bresciane, con un nonno che ha fatto il professore a Brescia. E che annovera, tra i numerosi ex alunni, proprio lo stesso Enrico. «Il giorno della partenza da Paratico si è presentato anche lui. Ed ha voluto a tutti i costi scortarmi fino a Bergamo, come i ragazzi del Rugby Ospitaletto».
TIFO DA STADIO
Una coincidenza speciale, ma che non rimane l’unica nel viaggio di Enrico, il quale prende contatto con la Società inglese, che nel frattempo pubblicizza e promuove l’evento. «Era estate e sono partito senza conoscere il calendario della Premier League; lungo il percorso ho scoperto che il Sunderland, per la prima partita stagionale, avrebbe giocato a Leicester, una piccola città lungo il mio itinerario. Arrivo in città ed i tifosi locali, che hanno sentito parlare di me, mi accolgono benissimo. Noi perdiamo e io, dopo averli ringraziati, riparto con una battuta: speriamo di salvarci entrambi». Il Leicester, però, a fine annata vincerà il campionato, firmando l’impresa sportiva del secolo.
Tanti ricordi magici insomma, distribuiti su 2018 chilometri che il destino ha voluto aiutare con un solo giorno di pioggia, e resi meno pesanti anche dalle «92 pinte di birra, bevute per idratarsi». Ma nessuno bello come l’attimo dell’arrivo, festeggiato con un giro dello stadio in solitaria: «Il più bello in assoluto: il silenzio dello stadio, un’atmosfera magica».
UN PEZZO DI STORIA DEL CALCIO INGLESE
E poi ancora alcuni minuti emozionanti nel primo tempo della partita, con i 49mila spettatori dello Stadium Of Light che si alzano e applaudono l’avventura. E lui? «Certo, è stato bello. Ma era fine primo tempo e perdevamo: non ero contentissimo».
Tutto questo, tuttavia, accadeva nel 2015: normale quindi chiedere ad Enrico di regalarci uno sguardo anche sul presente e, perché no, sul futuro: «la bicicletta è rimasta lì, a disposizione di altre iniziative benefiche. Io, invece, sto pensando ad un’altra avventura per quando compirò 50 anni».
Laureato in Economia Aziendale all’Università di Bergamo, scrive per passione e collabora con alcune riviste della provincia di Bergamo. Appassionato di sport e storie strane, con il collettivo di scrittori Gli Imbrattatori ha scritto la raccolta di racconti Lo Scirocco Dura Solo Tre Giorni.