«È iniziato tutto due anni fa, quando i professori ci hanno proposto il progetto dell’Equipe d’Eccellenza: una squadra formata da studenti selezionati attraverso esami teorici e pratici, che ha permesso a noi ragazzi di partecipare a eventi e master per specializzarci». Inizia così il racconto di Tommaso Nembrini: 17 anni, testa sulle spalle, piedi ben piantati a terra e un grande talento, la pasticceria. Una vocazione che porta avanti all’Istituto Politecnico di Fondazione Ikaros di Grumello del Monte, dove frequenta la classe quarta del percorso Arte Bianca. Un cammino di crescita che lo scorso gennaio lo ha condotto a un grande traguardo: il secondo posto al Campionato Italiano di Pasticceria e Cioccolateria Juniores 2020 al SIGEP di Rimini, dove ha vinto anche il primo premio assoluto nella categoria Torte Moderne.
BASTA UN POCO DI ZUCCHERO?
Tutto è cominciato lo scorso anno. «Al ritorno dallo stage in un ristorante stellato di Parma, i professori Luca Botti e Daniele Cappellano mi hanno proposto di partecipare al concorso. Non ci ho pensato troppo e quando è uscito il bando a giugno mi sono subito iscritto». A guidarlo in questa avventura, una squadra di coach internazionali d’eccellenza che ha messo in gioco tutti gli strumenti e l’esperienza necessari per sostenerlo nella prova. Tra loro i Maestri Pasticceri Vincenzo Ciccarello per la parte di degustazione e costruzione dei dolci, e Barbara Borghi e Manuela Taddeo per la parte artistica. Il tutto unito all’immancabile supporto dell’istituto e di un team che ha visto crescere Tommaso passo dopo passo, con i formatori Luca Botti, Daniele Cappellano e Alice Silvestri che ormai rappresentano una seconda famiglia. «Abbiamo cominciato ad allenarci a settembre. Con Vincenzo abbiamo fatto diversi incontri a scuola o nei laboratori per provare le varie consistenze e sapori. Poi il 30 novembre ho avuto la consegna delle ricette».
Tommaso Nembrini
La Icaro che gli è valsa il titolo italiano
Fil rouge del concorso Le invenzioni di Leonardo da Vinci. Un tema che Tommaso ha declinato in tre diversi elaborati: una scultura in zucchero e cioccolato, una monoporzione di tiramisù al caffè e una torta al cioccolato valrhona. Proprio quest’ultima gli è valsa il primo premio: «L’ho chiamata Icaro ispirandomi alla macchina volante e al desiderio di spiccare il volo in questo campo». Un desiderio che pian piano sembra assumere linee più definite: infatti, il risultato ha permesso a Tommaso di entrare a pieno titolo nella squadra che rappresenterà l’Italia al Mondiale di Pasticceria Juniores di SIGEP 2021. Non un punto di arrivo, ma l’inizio di una carriera che si preannuncia splendente.
GOLOSITÀ MONDIALI
Quando gli viene chiesto come si diventa vicecampione, però, la risposta è una soltanto: tanto lavoro e qualche errore lungo la strada. «Sono molto soddisfatto non solo per il risultato in sé, ma anche per tutto il percorso che ho fatto. Ho riguardato le foto della prima torta che avevo presentato: un semifreddo ai frutti di bosco, una mousse al cioccolato fondente e un cremoso alla camomilla. Era molto lontana da una torta da competizione, ma mi è servita per capire la direzione da intraprendere». E per il futuro? «Per ora punto a iniziare gli allenamenti per il mondiale, poi ho intenzione di fare la maturità e andare in CAST Alimenti (Centro Arte, Scienza e Tecnologia dell’Alimento, è una scuola di cucina di Alta Formazione, ndr). Da lì si vedrà».
Classe 1991, laureata in Comunicazione, Informazione ed Editoria all’Università di Bergamo. Collabora come copywriter e scrive per il magazine online Eppen dove si occupa di outdoor e tempo libero. Gattara senza speranza, tra le cose che ama annovera la fotografia, il trekking e i giochi da tavolo.