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Storie D'Oglio

DA EX BULLIZZATO A CAMPIONE CONTRO IL BULLISMO: ECCO L’AGENTE «GUIZZO», CHE USA LE SUE FERIE PER EDUCARE I GIOVANI

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Da piccolo era stato vittima di bullismo da parte di alcuni coetanei. Oggi che ha 57 anni è un agente di Polizia Locale stimato e rispettato che utilizza le sue ferie per incontrare le scuole e spiegare che cos’è il bullismo, come si forma, quali sono le sue possibili conseguenze e soprattutto come affrontarlo nella maniera corretta.

Originario di Monte Isola, Roberto Guizzetti – per tutti Guizzo – è agente da 22 anni, prima nella Polizia Provinciale, poi a Palazzolo e dal 2012 a Capriolo. Marito, padre, chitarrista, le sue passioni sono da sempre uno stimolo per tutti coloro che gli stanno accanto. Tre anni fa, grazie anche agli input lanciati dalla sua sensibilità e dagli episodi del servizio quotidiano, ha pensato di cominciare a donare un po’ della sua esperienza e conoscenza agli studenti degli istituti di ogni ordine e grado. «L’idea è nata grazie al collega e amico Massimo Cozzo, comandante della Polizia Locale di Cazzago San Martino, che nel 2017 mi invitò per un incontro sul tema del bullismo – ha spiegato Guizzetti –. Mi ero già interessato a questi temi, ma non avevo mai parlato davanti a trecento persone. Dopo un iniziale tentennamento, ho accettato e da questa prima volta mi è parso tutto molto chiaro: toccare temi vicini e sentiti dagli studenti, con storie vere, fa breccia in loro». Negli ultimi tre anni Guizzetti (e dal 2018 anche Cozzo) ha utilizzato la metà delle proprie ferie annuali, ossia quindici giorni su trenta, per portare il verbo dell’antibullismo negli istituti che gliene fanno richiesta. Palazzolo, Capriolo, Villongo, Erbusco, Corte Franca, Trenzano, più molte scuole nella Bergamasca e più lontane come Cantù e Viadana, sono state tutte coinvolte nel progetto che dall’animo gentile dell’agente capriolese si diffondono in tutta la Lombardia, dalla quarta elementare fino ai licei.

«Quando ero un bambino sono stato bullizzato per un anno intero da alcuni compagni di classe che mi prendevano in giro e mi picchiavano – ha spiegato Guizzetti –. Questa è la mia storia, quella di un uomo che ormai ha età e professionalità adeguata per parlare in prima persona di questo, mettendomi specialmente nei panni di chi subisce atti di bullismo. Partendo da questo, io e il collega Cozzo affrontiamo alcuni caratteri del fenomeno: su cosa si basa, quali sono le misure concrete per evitarlo, come parlarne ai genitori e agli insegnanti. Le esperienze di vita che portiamo all’attenzione dei ragazzi risultano molto d’impatto e lo possiamo toccare con mano ogni volta».

Guizzetti e Cozzo operano volontariamente e non chiedono alcun riconoscimento economico per le loro conferenze. In futuro, però, potrebbero pensare a donazioni per associazioni che hanno come obiettivo la sensibilizzazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo. Già, perché un punto toccato dall’agente capriolese è focalizzato anche sulle nuove vie digitali, sempre più veicolo di questo tipo di atteggiamenti discriminatori o aggressivi. «Siamo qui per farvi sorridere, pensare, ridere e piangere». È con queste parole che iniziano gli incontri. Già, perché è già successo che qualche studente, al termine di questa particolare lezione, abbia pianto. Perché? «In una scuola è capitato che alla fine dei nostri interventi una ragazza si è riconosciuta suo malgrado nei comportamenti di un bullo, si è avvicinata alla compagna che scherniva, le ha chiesto scusa piangendo e l’ha abbracciata. È stato un momento toccante che mi ha dato molta forze per proseguire. Sono convinto che siamo sulla strada giusta». Guizzetti e Cozzo, molto amici anche nella vita, stanno ora lavorando ad un libro sul bullismo che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno e ora si avvalgono anche della presenza dell’avvocato Piercarlo Peroni, referente del comitato Difendiamo i nostri figli di Brescia.

Giornalista pubblicista, classe 1986, nato a Palazzolo sull’Oglio dove risiede da sempre. Laureato magistrale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, lavora come corrispondente per un importante quotidiano locale.
Appassionato di cinema, di storia, lingue straniere e geopolitica.

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