Per una giovane attrice ritrovarsi a recitare accanto a una grande star hollywoodiana come Jude Law deve essere un’emozione indimenticabile a coronamento di lunghi anni di studio e di gavetta. E così è stato per la clarense Jessica Piccolo Valerani che a inizio gennaio è apparsa sui piccoli schermi di tutto il mondo per aver recitato nella seconda stagione della serie cult The New Pope – creata e diretta dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino – che racconta degli intrighi dello stato vaticano. La talentuosa attrice bresciana interpreta un ruolo molto sorrentiniano, ovvero quello di una giovane suora molto legata a Papa Pio XIII (Jude Law), tanto da doverlo accudire sul letto di ospedale dove è in stato di coma. Una vicinanza, quella con il pontefice, che costringerà la donna a fare i conti con desideri e pulsioni proprie di ogni essere umano e che metteranno in crisi la sua fervida fede religiosa. Il successo planetario della serie tv ha fatto sì che in tutto il mondo – e non solo nella sua Chiari, dove ha mosso i primi passi sul palcoscenico – si possano rendere conto delle grandi doti e della personalità di Jessica.
Cosa si prova a recitare a fianco di mostri sacri del grande schermo come Sorrentino, Law e Malkovich? Fare parte del cast di The New Pope è stata un’esperienza veramente unica, difficile da esprimere a parole. Da una parte è stato veramente emozionante e dall’altra è una grande occasione di crescita per me, perché è stato sorprendentemente facile lavorare in una produzione di così alto livello. Paolo Sorrentino è un regista e scrittore che stimo e amo profondamente e lavorare con lui è stato come realizzare un sogno. Ritrovarmi in una produzione internazionale, con un cast stellare per un progetto che già da spettatrice mi aveva estremamente appassionato, è stato davvero straordinario.
Sul set con Jude Law
(Ph: Gianni Fiorito)
Qual è stato il momento più emozionante? Sicuramente quando ho incontrato Jude Law per la prima volta: Ero appena arrivata a Venezia, dove si girava la serie: ero al trucco e mi avevano appena messo il velo e lui è entrato all’improvviso, mi ha salutato e si è presentato con una naturalezza e semplicità disarmanti. Ho abbozzato un «Ciao Jude», ma ero veramente emozionatissima perché l’ho sempre visto come un mito e mi sono trovata a lavorare faccia a faccia con lui. Ha voluto fin da subito mettersi in rapporto con grandissima professionalità e generosità e così è stato per tutta la durata delle riprese. Lavorare con Jude Law è stato bellissimo e sorprendentemente facile. È un attore straordinario, intenso e disponibile, capace di stupire ad ogni ciak.
Cosa hanno detto i tuoi genitori quando hai detto: «Voglio fare l’attrice»? In realtà all’inizio i miei genitori l’avevano preso come un hobby: così come mia sorella faceva pallavolo, io volevo fare recitazione. Poi ovviamente quando ho iniziato a muovermi da Chiari hanno capito che questo non mi bastava più e che volevo andare oltre, che volevo renderlo il lavoro della mia vita. Nella recitazione finchè non si vedono risultati sembra che non ci sia lavoro dietro, quindi penso che in famiglia se ne siano resi conto solo negli ultimi anni. Il fatto che me ne sia andata di casa credo sia stato un motivo di non poca sofferenza per i miei genitori, ma adesso mi sostengono e sono riuscita a portarli dalla mia parte.
Consigli per chi si vuole cimentare nell’arte della recitazione? La recitazione è un ambito molto difficile, più difficile di quello che si possa pensare. Il mio consiglio è quello di non arrendersi e non mollare mai, continuare a mettersi in gioco e non scoraggiarsi mai, perché qualcosa prima o poi accade sempre.
Durante la tua esperienza hai visto dei cambiamenti nella produzione cinematografica italiana? Credo che ci siano molti cambiamenti positivi in atto anche grazie a queste collaborazioni internazionali, che hanno riportato l’Italia ad un livello molto alto. Mi auguro che andando avanti ci siano sempre più occasioni per i giovani registi e i giovani attori e che ci sia più meritocrazia, superando alcune modalità che dovrebbero ormai essere superate: perché l’Italia è piena di talenti e sarebbe bello che le possibilità arrivassero dall’interno e non solo dall’estero.
Progetti futuri? Sto lavorando a un progetto teatrale tutto al femminile che parla proprio di donne e poi dita incrociate, non posso dire altro: sono in attesa di belle cose, vediamo cosa mi riserva il futuro, io sono pronta.
DALLE RECITE SCOLASTICHE CON ACHILLE PLATTOAI RUOLI NELLE OPERE DI PAOLO SORRENTINO
L’attrice Jessica Piccolo Valerani può vantare di aver recitato in grandi produzioni televisive accanto a grandi attori e registi come Jude Law e Paolo Sorrentino, ma la sua carriera è iniziata in tenera età proprio sui palcoscenici di Chiari, la sua città natale.
«Quando ho iniziato a recitare ero piccolissima – racconta Jessica –. Avevo 9 anni e frequentavo la scuola elementare Martiri di Chiari. Mi sono trovata sul palcoscenico per una recita di fine anno scolastico e da lì in poi non ho mai smesso, chiedevo in continuazione ai miei genitori di fare recitazione». La persona che per prima ha messo sul palco Jessica è stato il suo maestro Achille Platto, regista teatrale e drammaturgo molto conosciuto in Lombardia. Proprio lui quell’anno scelse la piccola aspirante attrice nel ruolo della protagonista Dorothy nello spettacolo Il Mago di Oz che diede il là alla sua folgorante carriera e alla sua travolgente passione per la recitazione.
Durante l’adolescenza va a studiare a Brescia all’Accademia della Voce di Rita Costa, poi a Milano e a 16 anni vola negli Stati Uniti per una masterclass con l’attore Ron Gilbert. «A 18 anni, appena mi è stato possibile, mi sono trasferita a Roma, dove ho studiato e ho incontrato una coach, l’attrice Gisella Burinato, con cui mi sono formata per poi diventare anche sua assistente e tutt’oggi lei rimane il mio punto di riferimento».
Nella capitale Jessica fa esperienza recitando a teatro, in alcuni cortometraggi e in televisione (Una grande famiglia; Il Commissario Rex) e nel 2018 incontra per la prima volta il regista premio Oscar Paolo Sorrentino che le dà una piccola parte nel film Loro, dove impersona una cameriera sullo yacht personale di Silvio Berlusconi, interpretato dal grande Toni Servillo. Sorrentino le dà poi fiducia e nel 2019 la richiama per una parte nella serie televisiva The New Pope, dove recita la parte di una suora a fianco ad attori del calibro di Jude Law e John Malkovich.
Giornalista pubblicista classe 1986, originario di Palazzolo sull’Oglio.
Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale della provincia di Brescia. Appassionato di ciclismo, viaggi e fotografia.