La homepage ti accoglie con Nietzsche che ti ricorda che «senza musica la vita sarebbe un errore». Il sito internet è quello della Rubrasonic Musc Design e l’intro, quindi, appare quantomeno azzeccato visto che l’agenzia fondata nel 2002 a Palosco da Roberto Galliano Brignoli e Matteo Mét Arancio si occupa di «progettare atmosfere sonore per dare valore a spazi, forme ed architetture». I due musicisti, ormai stabilmente radicati nella Valle dell’Oglio, si occupano quindi di «creare brand identity studiando l’arredo sonoro». E al momento questo avviene in oltre mille spazi, sparsi in ventisei Paesi del mondo e con partners del calibro di Ferrari Stores, Tommy Hilfiger o Ralph Lauren. Solo per citarne alcuni.
Un’attività più complicata di quel che sembra, come raccontano proprio Matteo e Roberto: «Perché un music designer, per riuscire a mettere in sintonia musica, luoghi e brand, deve tener conto di tanti fattori, partendo dai concetti da veicolare e passando attraverso elementi culturali, dati anagrafici o gusti dei possibili fruitori». Tutto questo a Palosco. Perché, come spiega Matteo, «qui c’è sempre stato un certo fermento artistico, molto bohémien».
Viene però da chiedere come sia nata esattamente l’idea di lanciarsi in questa avventura, che ha portato alla creazione di una vera e propria boutique sonora. «Erano i primi anni Duemila e ci trovavamo a Parigi per produrre una Dj francese. Nell’aria c’era qualcosa, si studiavano musiche per la moda e il mondo del fashion, ma la figura del music designer era ancora misteriosa». Diciassette anni e dopo un’infinità di note, dunque, il bilancio non può che essere altamente positivo: «Quando siamo partiti eravamo dei pionieri. Abbiamo resistito alla rivoluzione dell’mp3, che per che per l’universo musicale è stato un passaggio epocale ed ha portato al declino di tutti i supporti fisici che avevamo visto fino a quel momento, come i CD o le cassette. Noi però siamo ancora qui, con tante idee e tantissime cose da fare».
Cerco di capire se, in vista, ci sia un progetto particolarmente stimolante: «Stiamo ultimando un progetto di audio e video in un hotel di lusso di Lecce. Una grande opportunità di collaborazione con due importantissimi studi di architettura». Nessun sogno nel cassetto, dunque, per i due music designer? «Il sogno ce lo godiamo ogni giorno, perché viviamo immersi nella musica, facendo un lavoro che ci piace e nato da un’idea tutta nostra. Che è quello che auguriamo a tutti i giovani».