L’associazione Be.e Young – costituitasi ufficialmente a Calcio nel maggio di quest’anno – ha lo scopo di far rivivere il paese non solo con eventi culturali e sportivi, ma anche con attività che possano mettere in comunicazione il piccolo centro della Bassa bergamasca e i suoi giovani abitanti, che già spesso via per motivi di studio o di lavoro non vivono pienamente la vita del piccolo paese. Non solo una realtà che abbia lo scopo di divertire i cittadini, ma anche uno spazio in cui chi si sente poco compreso o sta attraversando un momento difficile possa trovare un valido supporto per uscire dalle sue criticità.
Come racconta il presidente Nicholas Carbonara, l’associazione è nata come risposta al bisogno di creare qualcosa di concreto che potesse sia intrattenere, ma anche funzionare come spunto di riflessione per la cittadinanza; così, il 28 maggio 2019, è nata Be.e Young. Il nome è un piccolo gioco di parole: be young in inglese significa essere giovani, ma aggiungendo la vocale «e» alla parola be si ottiene bee, ossia ape, e nel logo dell’associazione questo piccolo animaletto è accompagnato da un alveare, a ricordare l’operosità di quest’insetto che coopera con i suoi simili per il bene della sua comunità. Operosità e cooperazione sono i principi fondanti di questa associazione, che si propone come obiettivi più prossimi la creazione di un’aula studio, l’organizzazione di tornei di calcio, di pallavolo e di basket, di feste tematiche, di incontri di natura culturale e relativi a tematiche di interesse attuale.
Il direttivo dell’associazione, composto da una ventina di ragazzi giovanissimi, rivolge uno sguardo anche ai piccoli cittadini di Calcio, organizzando dei servizi di tutorato per gli studenti delle scuole elementari, per i ragazzi delle scuole medie e delle superiori, oltre che degli incontri di orientamento scolastico rivolti a queste due ultime categorie, anche attraverso le esperienze formative portate direttamente dai membri dell’associazione. In questo momento di crisi nel mondo del lavoro, l’associazione vuole provare ad aiutare chi ne avesse bisogno, creando un servizio di intermediazione tra gli associati e il mondo del lavoro, oltre a realizzare uno sportello di ascolto destinato a chiunque stia attraversando un momento di difficoltà e fragilità personale.
Nicholas Carbonara (presidente) e Alessia Zanotti (vicepresidente)
Un’associazione nata per il territorio che ha già incassato la fiducia dei calcensi: a seguito dell’aperitivo di presentazione e di tesseramento del 14 luglio, sono già 200 gli iscritti e Nicholas, con una punta di orgoglio, racconta che benché l’associazione sia nata per rispondere ad un bisogno di una determinata fascia di età, sono stati tanti i sostenitori non più giovanissimi che hanno aderito al loro progetto, che si propone inoltre di favorire il dialogo intergenerazionale e una collaborazione stabile sia con l’Amministrazione comunale, sia con le altre associazioni del paese, in modo da essere più capillari sul territorio e rispondere alle esigenze degli abitanti, che potranno vivere al meglio le potenzialità che Calcio offre.
Arrivata a Bergamo all’età di quattro anni, ama definirsi “sardorobica”, perché non può fare a meno né del Campidano, né della Bassa. Laureata in Storia dell’arte alla Statale di Milano, si occupa di divulgazione storico-artistica e continua a studiare arte locale, pubblicando le sue conclusioni sul suo blog vademecumturistacasuale.altervista.org/blog/