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Editoriale

Che le luci di Natale si accendano prima di tutto dentro di noi

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Con il Natale ormai alle porte sono molti gli spunti di riflessione che questo periodo dall’atmosfera magica e incandescente ci può offrire. Dai doni di Santa Lucia per i più piccoli, fino alle numerose occasioni culturali che la Valle dell’Oglio propone fino all’Epifania, non ci si potrà di certo annoiare.

Vale la pena però ricordare il significato profondo che l’Avvento e il Natale hanno e che negli ultimi decenni si è perso nei meandri del consumismo, della caccia alle offerte dell’ultimo minuto e del manierismo di facciata. Ogni anno nei nostri paesi scattano polemiche sulle luminarie, sugli addobbi e su molto altro che in realtà non è necessario a quello spirito che il Natale vuole che ricerchiamo in noi, piuttosto che all’esterno. Ecco, in un’era storica incattivita da odio, volgarità, pregiudizi e discriminazioni, auguriamoci un Natale che accenda lumi all’interno di noi stessi, prima ancora che nelle piazze e nelle strade.

Sfruttiamo questa occasione per riscoprire il valore della famiglia: non quello legato all’arroccarsi su posizioni antistoriche e pregiudizialmente ingabbiate nel nostro microcosmo, bensì quello che intende ritrovare la bellezza dello stare insieme, dell’armonia di guardarsi negli occhi e di riconoscersi gli uni negli altri; particolari di un universale che abbraccia tutti i popoli del mondo. Un Natale e un periodo festivo che sia un sano momento di confronto e di conforto  tra visi amici: quelli dell’intera umanità.

Giornalista pubblicista, classe 1986, nato a Palazzolo sull’Oglio dove risiede da sempre. Laureato magistrale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, lavora come corrispondente per un importante quotidiano locale.
Appassionato di cinema, di storia, lingue straniere e geopolitica.

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