Lo scorso 22 giugno al civico 19 di via Carvasaglio a Palazzolo sull’Oglio si è tenuta la serata inaugurale della neonata associazione enogastronomica Raggiocorto. Il presidente Simone Marini ed il segretario Matteo Mascheretti si conoscono da vecchia data per motivi professionali e ripetutamente si erano promessi di collaborare ad un progetto che andasse al di là della sfera lavorativa. La convivialità ed il desiderio di facilitare il processo di conoscenza in ambito enogastronomico ha portato – insieme ad altri soci fondatori – alla nascita di questa associazione che trova la sua sede nei bellissimi locali del centro città. «Abbiamo deciso di chiamarci Raggiocorto – spiega Mascheretti – perché l’obiettivo è ridurre la distanza tra le persone, i prodotti e le esperienze enogastronomiche che un territorio può offrire».
La serata inaugurale – all’inizio della quale si sono sbrigate le pratiche di tesseramento dei soci – è cominciata con un aperitivo degustazione al banco per poi continuare nella sala che accoglie una quarantina di posti a sedere, dove il risotto agli asparagi, una selezione di formaggi e un dessert di panna cotta con salsa di fragole hanno completato il pasto. Come ribadito durante la presentazione a favore dei soci «il vino è condivisione e si presta ad essere bevuto in compagnia», responsabilmente ed accompagnato dai piatti con cui ben si sposa. In un’epoca dove gli italiani da allenatori sono diventati tutti esperti di cucina grazie agli innumerevoli programmi televisivi di settore, l’esperienza reale legata al gusto ed alla storia del territorio diventa allora una piacevole alternativa alla serata sul divano di casa. Non a caso, l’idea di Simone Marini – quando l’associazione era ancora in forma embrionale – era di creare un luogo dove sentirsi a casa fuori casa, dove bere un bicchiere di vino e mangiare qualcosa di buono in compagnia di persone che si conoscono senza la formalità del ristorante. Ed è questa l’atmosfera che si è percepita alla serata inaugurale.
Tra le iniziative in cantiere, a partire dal prossimo settembre vi saranno corsi di cucina, serate a tema in cui un vino sarà protagonista ed il cibo lo accompagnerà (o viceversa), visite alle cantine, gite fuori porta e weekend di degustazione. Oltre a progetti che renderanno la sede ancora più accogliente, come una curata dispensa e l’area lettura con riviste specializzate e libri, magari in regime di book crossing.
Inoltre, il direttivo dell’associazione ha considerato la possibilità di incorporare alle varie proposte un percorso di beneficenza e sta al momento valutando la realtà da coinvolgere.