Da qualche anno chi passeggia per le strade di Palazzolo nel mese di giugno ha la fortuna di udire con le proprie orecchie un rombo sempre più forte. Un suono ritmato ed energico proveniente dai motori delle tantissime e sfavillanti auto d’epoca che animano le due manifestazioni motoristiche che stanno rendendo la cittadina sulle rive dell’Oglio una piccola capitale per gli appassionati di veicoli storici. Si tratta di due imperdibili appuntamenti: ovvero la Targa Città di Palazzolo – Coppa Bordogna e il Trofeo Bruno Ambrosetti, realizzati dalla palazzolese scuderia Kronos Asd che dal 2004 ogni anno porta avanti questa bella passione.
La Targa Palazzolo nasce nel 2004 per volere del fondatore Tullio Bordogna a cui, una volta scomparso, è succeduto il figlio Alberto Bordogna: quest’ultimo, insieme all’amico Gino Faini, ha portato avanti l’evento col nome di Coppa Tullio Bordogna. Lo stesso Faini – venuto a mancare due anni fa – era una vera e propria colonna portante dell’organizzazione della gara e per questo gli è stato intitolato il Premio Speciale per il Miglior equipaggio delle prove cronometrate in piazza Roma. Oggi centinaia sono i driver e gli accompagnatori che ogni anno partecipano alla Targa Città di Palazzolo: competizione ufficiale facente parte del Criterium bresciano di Regolarità a cui possono prendere parte solamente vetture certificate.
Le auto d’epoca in piazza Roma (Fotografia – come quella di copertina – di Maurizio Peri)
Invece, il Trofeo Bruno Ambrosetti è nato nel 2011 per iniziativa del Movimento Cooperativo Palazzolese al fine di ricordare il loro presidente e grande appassionato di auto d’epoca Bruno Ambrosetti, scomparso l’anno precedente. A differenza della Coppa Bordogna questa è una manifestazione non competitiva a cui possono partecipare tutte le autovetture che abbiano almeno 28 anni di vita, in un’allegra sfilata di auto d’epoca per le strade della Franciacorta e della Valle dell’Oglio, accompagnata da alcune prove di regolarità in forma amatoriale e amichevole.
Tuttavia, l’aspetto forse più speciale di queste manifestazioni è il clima che si viene a creare in città durante i due appuntamenti. Infatti, tantissimi sono i palazzolesi (e non solo) che si recano in piazza Roma per poter ammirare i magnifici bolidi iscritti alle gare e diversi sono anche gli eventi collaterali che arricchiscono il contesto. Tra questi, il Circolo Fotografico Palazzolese organizza un concorso dal titolo Il rombo nel cuore (lo slogan della scuderia Kronos), riservato ai migliori scatti che vengono realizzati durante le due manifestazioni e che vengono poi esposti in autunno in una mostra fotografica molto partecipata e apprezzata dalla cittadinanza. «In quei giorni a Palazzolo, grazie alle tante realtà che prendono parte all’organizzazione degli eventi, si viene a creare un bellissimo connubio tra sport, arte e socialità – spiega Luca Bordogna, nipote di Tullio e responsabile dell’organizzazione eventi della Kronos – anche per merito delle Amministrazioni comunali che si sono sempre dimostrate disponibili e attente: è veramente gratificante per noi vedere la città così viva e festante in queste situazioni. Quest’anno poi abbiamo rinnovato la licenza di scuderia e stiamo cercando di coinvolgere una quindicina di giovani piloti e appassionati per dare nuova vita alla Kronos e anche alle due manifestazioni». Insomma, la corsa continua.
Motori storici in centro a Palazzolo (Fotografia di Nicolò Bertarelli)
IL 2019, ANNATA D’ORO PER LE COMPETIZIONI PALAZZOLESI Il 2019 è stata un’ottima annata per il mondo palazzolese delle auto d’epoca. Il sole di giugno ha baciato entrambe le manifestazioni e tanti sono stati gli equipaggi che hanno preso parte alle prove speciali delle due competizioni.
Il 2 giugno si è svolta la 15esima edizione della Targa Città di Palazzolo – Coppa Tullio Bordogna e – nonostante tanti altri raduni si siano svolti nel circondario nella medesima giornata – sono stati ben 60 gli equipaggi provenienti da tutto il nord Italia che hanno partecipato alla kermesse palazzolese, di cui ben 20 su autovetture prodotte prima della Seconda Guerra Mondiale. Già nella giornata di sabato, oltre alle consuete verifiche tecniche, gli organizzatori hanno proposto un breve prologo in cui i concorrenti si sono divertiti a sfrecciare nel piazzale antistante il Comune lungo un circuito di circa tre minuti con dodici prove cronometrate. Ad aggiudicarsi l’ambita Coppa Bordogna è stato il duo bergamasco Barcella-Ghidotti che, al termine delle 65 prove cronometrate complessive è riuscito a sopravanzare per soli due centesimi di secondo la coppia Bellini-Tiberti, ovvero i vincitori delle tre edizioni precedenti. Invece, al terzo posto si è classificato l’equipaggio bresciano composto da Spagnoli e Parisi. Da segnalare che tutti e tre gli equipaggi sul podio erano a bordo di una Fiat 508c Balilla del 1938 – anche se l’automobile più vecchia è stata la Fiat 508s Siata Spider Sport del 1932 del duo Belometti-Vavassori. Il Premio Gino Faini per la miglior prestazione della prova in Piazza Roma è andato invece alla coppia Guggiana-Torri.
A tinte particolarmente rosee è stata invece l’edizione 2019 del Trofeo Bruno Ambrosetti, con ben 15 equipaggi femminili sui 65 partecipanti. Domenica 9 giugno tanti sono stati i giovani under 30 che hanno preso parte ai due giri di 20 e 30 chilometri e alle prove speciali che si sono svolte come tradizione nel pomeriggio al Parco Metelli. Ad aggiudicarsi la Coppa della Dame è stato il duo Torri-Bignetti a bordo di una Mini Cooper degli anni Settanta. Invece, a vincere il Trofeo Ambrosetti è stato l’equipaggiamento Bordogna-Maffi a bordo di una Lancia Fulvia HF del 1972, vincitrice di ben tre edizioni della leggendaria Mille Miglia. Secondo posto per Turelli-Turelli su una Balilla Coppa d’oro del 1935 e terzo il duo Ranghetti-Maffi. Primi classificati nelle prove della mattina Seneci-Magionami.
Giornalista pubblicista classe 1986, originario di Palazzolo sull’Oglio.
Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale della provincia di Brescia. Appassionato di ciclismo, viaggi e fotografia.