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Tra macchina fotografica e videoclip, ecco la vita british di Federico a Londra

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Sulle rive del Tamigi vive un giovane videomaker palazzolese classe 1996 che sta sfondando nel campo dei videoclip musicali e dei video pubblicitari. Si tratta del 23enne Federico Gardin che – dopo aver frequentato le scuole a Mura e il Liceo Madonna della Neve di Adro – ha cercato di assecondare la sua più grande passione, ossia quella di riprendere la realtà attraverso la lente della sua fidata macchina fotografica.

Come è iniziata la tua passione per la fotografia?
È iniziata per caso quando ero piccolo: mi divertivo a fare foto con una fotocamera compatta di mio padre (ancora a pellicola), principalmente quando andavamo in vacanza. Alcuni anni dopo, visto che mi vedevano sempre più interessato, mi regalarono una fotocamera compatta digitale Sony: da lì in poi ho iniziato a guardare una marea di tutorial su YouTube e leggere diversi libri di fotografia per cercare di imparare il più possibile. Intorno ai 14 anni ho avuto la prima reflex, una Nikon d5100, e ho iniziato ad ossessionarmi, a sognare di riuscire un giorno a fare della fotografia il mio lavoro.

Prima di trasferirti a Londra quali altri esperienze legate al mondo della fotografia hai fatto?
Dopo il liceo non avevo la minima idea di cosa volessi fare, quindi decisi di prendermi un anno per chiarirmi le idee, durante il quale ho conosciuto un fotografo sportivo per il quale ho iniziato a lavorare come assistente. Tra le esperienze più memorabili c’è stata l’Oilibya Rally in Marocco e la mitica Dakar in Sud America.

Come sei arrivato a Londra e come hai cominciato a fare questo lavoro?
Durante i vari viaggi come fotografo sportivo ho scoperto per caso questo interesse nel fare video: era più per avere dei ricordi che per un vero e proprio interesse nel crearli. Col passare del tempo, però, ho iniziato ad appassionarmi sempre di più, proprio com’era successo per la fotografia. Allo stesso tempo ero nel momento in cui dovevo decidere che scelta fare a livello di istruzione e un’accademia di cinema a quel punto era la scelta più sensata, ma in Italia non mi sembrava ci fossero molte possibilità in questo campo e dopo un po di ricerche ho scelto Londra.
Allo stesso tempo ho anche iniziato a contattare possibili clienti su Instagram proponendo video gratis. Dopo aver realizzato e postato sui social i primi due video tutto è semplicemente successo: i primi veri clienti hanno trovato il mio lavoro su Instagram e fino ad oggi non ho mai dovuto contattare nessuno, semplicemente vengo trovato. Così ho iniziato la mia carriera come freelance in parallelo all’accademia – caratterizzata da notti insonni e niente weekend.

Come ti trovi in una grande metropoli come Londra?
Sicuramente passare da Palazzolo a Londra è stato un bel salto, sia per quanto riguarda la lingua, sia per il fatto di non conoscere nessuno e non aver la minima idea di come iniziare questa carriera. Nonostante i primi mesi pensassi continuamente di voler tornare a casa, sapevo che questa era la scelta giusta e dovevo riuscire a farla funzionare.
Adesso sono innamorato di questa città: è piena di opportunità indipendentemente da quello che vuoi fare e conosci continuamente nuove persone da tutto il mondo, c’è un mix di culture incredibile. Grazie a questo lavoro sto avendo la possibilità di vivere le esperienze di una vita: se un anno fa mi avessero detto cosa sarebbe successo non ci avrei mai creduto. Non sceglierei nessun’altra carriera.

Giornalista pubblicista classe 1986, originario di Palazzolo sull’Oglio.
Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale della provincia di Brescia. Appassionato di ciclismo, viaggi e fotografia.

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