È la tendenza del momento. Eppure, affonda le proprie radici in epoche lontane che profumano di spezie e di atmosfere coloniali. Stiamo parlando della mixology: l’arte alchimista di miscelare drink e bevande, che già nell’Ottocento, a bordo delle navi britanniche della Compagnia delle Indie Orientali, vedeva nascere dall’unione di acqua, agrumi, zucchero, spezie e rum il primo cocktail dell’era moderna. Ovvero, il punch.
Da quel momento ne è passata di acqua (e non solo, verrebbe da dire!) sotto i ponti, sino a giungere al giorno d’oggi, quando la tendenza del bartending si è sviluppata a livelli sempre più elevati e affini alla cucina gourmet. Una relazione che risulta naturale, soprattutto in considerazione del fatto che sempre più ristoranti di livello ritagliano spazi di rilievo all’angolo bar e ai suoi protagonisti, chiamati a studiare miscele alcoliche e non, da proporre non più solo pre & after dinner, ma in abbinamento ai piatti, in quello che è universalmente conosciuto come food pairing.
BARMAN E FORMATORE Stimoli e mutamenti colti perfettamente da Mauro Tasca – nato a Chiari nel 1981 e palazzolese da sempre – che, dopo qualche anno trascorso dietro alla scrivania, sceglie coraggiosamente di lasciare un posto sicuro, ma senza emozioni, per seguire la propria passione. Una passione legata al favoloso mondo dei distillati, combinati alla conoscenza delle spezie e ai sentori dolci o agrumati della frutta, che agli inizi del nuovo millennio porta Mauro a sperimentare le potenzialità di un universo che lo affascina, vestendo dapprima i panni del barman: attività che nel 2008 diventa la sua professione ufficiale. Nel 2011 il salto definitivo: Mauro comprende che per seguire il percorso più affine alla sua personalità e alle sue ambizioni, la strada dell’imprenditorialità è l’unica percorribile.
Nasce così il nuovo Mauro Tasca che – calatosi definitivamente nel nuovo ruolo di bartender – schiaccia il piede sull’acceleratore, sviluppando la propria professione in tre aree distinte. La prima dedicata alla formazione rivolta a chi, come Mauro a suo tempo, voglia cavalcare la propria passione e affinare conoscenze e capacità che possano avviarne la professione; la seconda, di bar-catering, offrendo a società, ristoranti e privati un vero e proprio servizio di cocktail-bar, ritagliato sulle esigenze del cliente. Infine, un’attività di consulenza rivolta al settore del terziario che manifesti necessità di migliorare o avviare un’attività legata all’attività di bar, facendolo nella maniera più performante possibile.
INTRABAR, SCUOLA D’ECCELLENZA «La formazione ci ha dato sin da subito grandi soddisfazioni: dico ‘ci’ perché è un’attività che conduco in sinergia con il mio socio Diego Bellaccomo – spiega Mauro –. Oggi la portiamo avanti nella nostra sede di Capriolo, l’Intrabar, o in alcuni istituti alberghieri». I corsi dell’Intrabar partono da diversi livelli e hanno una frequenza diurna (per partecipazione individuale) o serale (collettiva), con una durata di dieci settimane.
Il successo dell’iniziativa è stato oltre le aspettative: non solo per la frequenza e l’interesse con cui è stata accolta, ma soprattutto per le richieste di lavoro che i corsisti hanno iniziato a ricevere; non è casuale che, negli ultimi mesi, abbiamo dovuto creare una pagina Facebook (denominata «Intrabar Job»), in cui veicolare le numerosissime offerte di lavoro. «Noi stessi non eravamo più in grado di gestirle – prosegue Mauro –. L’attività di bar-catering è partita contemporaneamente a quella della formazione quando mi sono reso conto che molte società di banquettistica ed eventi non includevano questo tipo di servizio. Invece, è un aspetto accolto con grande entusiasmo e risposta da parte del pubblico, sempre più desideroso di vivere esperienze coinvolgenti e qualitativamente di livello. Ecco perché in questo caso ci rivolgiamo a realtà che abbiano la necessità di studiare e dare vita a un vero e proprio angolo open bar, garantendo le strutture necessarie, personale professionista e la fornitura opportuna per la creazione di drink perfetti e un evento indimenticabile».
OSPITI SPECIALI E INNOVAZIONE Per tutta la durata del corso vengono organizzate delle Special Guest con professionisti del settore, chiamati a fare focus su argomenti e tematiche specifiche: come la lezione tenutasi con Charles Flamminio, innovatore avanguardista del bartendering che ha diretto un’interessantissima masterclass sui cocktail a base di tè e infusi. Mentre prossimamente si terrà l’incontro con il grande Yuri Gelmini, che focalizzerà l’attenzione sui miscelati realizzati con l’utilizzo di fiori, piante e i loro estratti: tecniche fondamentali che – unitamente alla preparazione di sciroppi, aromi e gli stessi distillati – preparano gli studenti ad approcciarsi a questa professione in modo assolutamente completo, attestandone la formazione e la frequenza.
Per scoprire di più sul magico mondo dei cocktail targati Mauro Tasca si può visitare il sito intrabar.it.
COCKTAIL VELVET Ecco la ricetta di Mauro Tasca per realizzare questo cocktail morbido, avvolgente e profumato, perfetto come after-dinner.
Cocktail Velvet – per 1 coppetta
4 cl di rum aromatizzato al pepe di Sichuan 1,5 cl di succo di lime fresco 1,5 cl di sciroppo di zucchero 2 cl di sciroppo home made al pompelmo e petali di rosa rossa 2 gocce di bitter alla liquirizia 2 gocce di bitter al cioccolato
Mixate tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker con ghiaccio. Shakerate energicamente, filtrate e servite in una coppetta da cocktail.
Per gli amici “la Busky” è una delle firme di punta del magazine di cucina di Lorenzo Vinci (ex magazine de Il Giornale). Con il suo sito web MangiareDaDio.it è una delle food storyteller più seguite in Italia: nella sua carriera ha intervistato i più influenti e noti Chef italiani: da Gualtiero Marchesi ad Antonino Cannavacciuolo.