L’aria sul viso, l’ebbrezza per la velocità, la libertà di scivolare sulla neve. Ai bambini e ragazzi con disabilità queste sensazioni sono spesso precluse, ma sul Basso Sebino per loro c’è un’esperienza unica: lo Sci Club Sarnico 2001-Fabrizio Pedrocchi vuole far conoscere e provare questo sport a tutti. Per questo propone corsi di sci, snow e fondo che oggi coinvolgono 35 accompagnatori e 140 sportivi di tutte le età, e un progetto che fa sciare bambini e ragazzi disabili, anche con gravi problemi motori.
Il corso Special si racconta in modo perfetto attraverso i sorrisi e l’entusiasmo dei giovani sciatori, dei volontari e delle famiglie che da cinque anni, per altrettante domeniche, illuminano le piste del Tonale. «Le prime esperienze sono partite dodici anni fa con due bambini disabili e attrezzature rudimentali – ricorda Fabrizio Facchinetti, presidente del club e anima del progetto -. Negli anni siamo riusciti ad accogliere sempre più richieste e a realizzare attrezzature su misura con l’aiuto della Besenzoni Nautica di Sarnico, che è tra gli sponsor del progetto. Quest’inverno portiamo sulla neve 41 ragazzi, tra i 7 e i 16 anni, provenienti dal Basso Sebino, dalla Franciacorta, da Milano, Varese e perfino dalla Toscana. Sono bambini autistici e down, ragazzi che non camminano e non coordinano i movimenti ed è un’emozione immensa vederli felici. L’obiettivo è farli divertire, ma alcuni stanno imparando a sciare».
Per non gravare sulle famiglie, il Club ha costruito una rete di sedici accompagnatori volontari e trenta aziende sponsor del territorio che sostengono tutte le spese: trasporto, lezioni individuali con maestro, skipass, noleggio completo dell’attrezzatura e pranzo. «Per ogni bambino mettiamo a punto un programma che prosegue per quattro anni – spiega Marta Pedrocchi, figlia del fondatore Fabrizio e responsabile insieme a lui dell’iniziativa -. Le lezioni sono tenute da insegnanti specializzati delle scuole sci Ponte di Legno-Tonale e Tonale-Presena e i nostri volontari fanno sciare i ragazzi nei momenti liberi dal corso». Per Alessandro Campigli, vice presidente del club «è una esperienza bellissima vedere i sorrisi dei bambini, i loro progressi e dare un po’ di respiro alle famiglie. Molte persone sono frenate dal timore della responsabilità, ma non bisogna stare a pensarci troppo». «Il disagio psichico è difficile da gestire, ma abbiamo incontrato persone fantastiche che hanno accolto i nostri figli con amore – racconta Rosellla Faustini, mamma di Vanessa –. Ormai siamo una grande famiglia: i nostri bambini si sentono uguali agli altri e noi genitori condividiamo gioie e preoccupazioni».
Da sinistra Fabrizio Facchinetti, Marta Pedrocchi e Alessandro Campigli
L’edizione 2019 ha preso il via a gennaio con il tradizionale weekend sulla neve e si è concluso sul finire di febbraio con la gara Special, con tanto di trombe da stadio, tifo e – di sicuro – lacrime di commozione per tutti. Nel frattempo l’esperienza dello Sci Club di Sarnico è pronta a fare scuola: dall’Emilia Romagna e la Toscana si sono informati per creare progetti simili.
È nata e cresciuta a Lovere, ma vive a Credaro. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha iniziato a scrivere di cucina e vino come collaboratrice di Luigi Veronelli. Oggi è redattrice per due giornali di Bergamo, addetta stampa e autrice di testi per il web. Le piace raccontare progetti e storie belle. Passioni da sempre, musica, libri e cani. A partire da un meticcio di nome Slash.