C’è un Garibaldi nostrano tra noi: un giovane che, come l’Eroe dei due mondi, ha diviso la sua vita tra America Latina e Italia, scegliendo alla fine quest’ultima con convinzione e per amore. Infatti, la storia di Leonardo Paulo Diaz – 38enne argentino che da anni vive a Capriolo, dove ha trovato l’amore della sua vita – è un’avventura degna quantomeno di un romanzo.
Nato a Buenos Aires nel 1980, la vita di Leonardo parte già con l’Italia nel sangue: infatti, la madre è di origini calabresi, mentre il padre è un argentino di discendenza iberica. Fino ai 9 anni vive nella capitale, prima che i suoi genitori prendano la decisione di trasferirsi in Italia, precisamente a Cermenate (vicino a Cantù), per lavoro. Pochi anni nel comasco e poi, a 13 anni, ritorna nella madrepatria. Qui, si iscrive alla scuola militare, ma un giorno la sua vita cambia del tutto. «Come tutti gli adolescenti ho vissuto un periodo di ribellione, ma il mio è stato davvero particolare – ha raccontato Leonardo -. All’ultimo anno di scuola militare ho visitato con i compagni una stanza delle torture durante la dittatura militare argentina. Da quel momento ho realizzato che io non volevo avere nulla a che fare con quel mondo, anche se fortunatamente quell’Era della storia argentina si era già chiusa. A quel punto ho cambiato tutto e mi sono iscritto alla Facoltà di Ingegneria informatica, dato che è sempre stata una materia di cui ero appassionato sin da piccolo».
Dopo due anni, però, la famiglia decide nuovamente di tornare in Italia e il ventenne Leonardo si ritrova ancora nel comasco, mentre i genitori aprono un bar a Bergamo città. Ricomincia Ingegneria a Dalmine, ma visto che deve lavorare al locale non riesce a terminarla. Dopo cinque anni, decide di ributtarsi nell’informatica. «Ho seguito corsi appositi per informatica delle reti e sono entrato nel mondo del lavoro – ha continuato il 38enne -. Prima come consulente di H3G e poi di Ericsson, ora sono stabile nella sede centrale di Fastweb a Milano, dove il mio ruolo è duplice: gestione della rete interna e governance sui consulenti».
Ma il cambiamento più grande è dietro l’angolo. È il maggio del 2009 e Leonardo si innamora di Marilisa Assoni, capriolese classe 1985, che lo ricambia. «Beh, devo ringraziare anche i nostri comuni amici bergamaschi, grazie ai quali l’ho incontrata la prima volta ad una partita di tennis a Covo – ha sorriso l’italo-argentino, sposatosi il 6 ottobre di quest’anno nella parrocchiale di Capriolo -. Con Marilisa inizialmente ho convissuto a Carugate, ma poi dal 2013 ci siamo trasferiti in pianta stabile a Capriolo: un paese che a me piace molto, nonostante conduca una vita totalmente diversa da quella di una grande città come Buenos Aires. Adoro la tranquillità di questi luoghi, la genuinità e l’autenticità delle persone: questo sì che è un valore aggiunto. Adesso non resta che costruire la seconda parte della nostra vita: una futuro, una famiglia».