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Dai Territori

Francesca e Valentina, da Pontoglio con Masterclass alla scoperta del mondo

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Le relazioni tra fratelli e sorelle sono molto particolari e peculiari: a volte è la complicità a prevalere, a volte lo scontro atavico di biblica memoria. Nate a pochi anni di distanza, le sorelle Francesca e Valentina Raccagni di Pontoglio, nella loro unicità e diversità, vivono il rapporto familiare in maniera profonda, ma non simbiotica, nonostante quasi l’una sia lo specchio dell’altra: un’occasione quotidiana per guardare dentro di sé.

L’estate scorsa, grazie a MasterClass Educational Programs (una start up di Seriate che si occupa principalmente di viaggi studio ed esperienze all’estero), Francesca e Valentina hanno intrapreso insieme un’intensa avventura negli Stati Uniti, a Boston e New York. In linea con la mission dell’organizzazione, il viaggio ha dato loro la possibilità di migliorare la propria conoscenza dell’inglese e di far tesoro di un vissuto esperienziale che rimarrà nei loro ricordi come catalizzatore di un futuro aperto al mondo che le circonda.

Quali erano le aspettative e magari i timori pre-partenza?

F: La lingua, il bisogno di superare quello scoglio psicologico che ti ingabbia nell’inglese puramente scolastico (Francesca frequenta la quinta liceo classico, NdR) e crea ansia rispetto alla comunicazione vera. Ero anche molto curiosa di scoprire se gli americani fossero rigidi come li immaginavo.

V: Anche per me l’inglese a scuola è sempre stato un ostacolo (Valentina è una giovanissima imprenditrice che gestisce il proprio autonoleggio a Brescia, NdR), ma era giunto il momento di buttarmi e confrontarmi con la paura di sbagliare. In quindici giorni non si diventa fluenti, ma alla fine della vacanza mi sono sentita più sicura, interagivo e sapevo che me la sarei cavata. Missione compiuta.

Cosa vi ha colpito degli Stati Uniti?

F: La gentilezza delle persone, la geografia immensa e il mio sentirmi piccola rispetto ad edifici, strade e natura. Aggiungerei, incredibilmente, il buon cibo.

V: La pulizia anche in una metropoli come New York, il rispetto delle regole e quegli hamburger gustosissimi!

Come avete vissuto il viaggio in gruppo?

F: Conoscevo alcuni dei componenti perché frequentiamo la stessa scuola ed è stata un’occasione per approfondire queste relazioni in un contesto diverso. Condividere delle belle esperienze agevola l’incontro e le nuove conoscenze.

V: Io ho qualche anno in più degli altri, sono già inserita nel mondo del lavoro, ho delle responsabilità maggiori rispetto ai compagni di viaggio, ma questo non ha impedito di relazionarmi a loro. Sono stata accolta e li ho accolti all’insegna del divertimento!

Qual è il ricordo più vivo di quel viaggio, oggi?

F: Il Museo dell’11 settembre. Andarci è stata una scelta mia e di mia sorella. Avevamo alcune ore libere una domenica pomeriggio e, dopo aver visitato il sito dove sorgevano le due Torri Gemelle il giorno precedente, abbiamo deciso di tornare ed entrare in quel luogo di memorie drammatiche. Sentire le registrazioni delle telefonate di chi andava incontro alla morte per salutare i propri cari è stato molto toccante. Avevo solo un anno quando tutto ciò accadde, non avevo ricordi. Ora l’ho vissuto.

V: Io invece ricordo quell’11 settembre, avevo cinque anni, niente cartoni animati quel giorno, solo notiziari a rotazione. Ero arrabbiata. Crescendo ho capito il perché di tale divieto. Il Museo ricostruisce gli eventi in maniera così reale che mi è rimasto fortemente impresso nella memoria.

Un viaggio da ripetere?

F: Sì, verso nuove mete. Presto parteciperemo all’incontro di presentazione dei viaggi per l’estate 2019. Tra le varie proposte, sappiamo esserci la California. Un altro sogno americano che potrebbe avverarsi.

V: La California è nell’immaginario di tutti i giovani. Le spiagge, il falò con i marshmallow, Hollywood, Beverly Hills. L’organizzazione ci ha anticipato la possibilità di frequentare un corso di film making alla UCLA (University of California a Los Angeles). Insomma, è un vero sogno… ma da vivere!

Si guardano e si scambiano uno sguardo complice le due sorelle, di chi sa bene ciò che vuole e con chi condividerlo. La piccola Pontoglio è il calore della famiglia, ma il mondo è tutto da esplorare.

Nata a Palazzolo, dopo la laurea in lingue e letterature straniere si trasferisce a Londra dove si dedica all’insegnamento. Lo studio delle scienze e della psicologia unitamente alla passione per la scrittura, il cinema e la musica riempiono le sue giornate spese tra l’Italia, il Regno Unito e gli USA.

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