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Storie D'Oglio

Lo Sci Club Palosco verso nuove sfide ed esperienze tutte “in bianco”

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Con i suoi 180 iscritti ed il patrocinio di diversi Comuni della zona, lo Sci Club Palosco è ormai una realtà ben nota nei diversi paesi della Valle dell’Oglio.

A spiegare da dove arriva questo sodalizio sportivo ci pensa Giovanni Previtali, classe 1974 di Palosco, uno dei quattro soci fondatori: «L’idea è nata come una scommessa, presentata anche nel programma elettorale di una lista civica. L’esigenza era quella di creare aggregazione anche durante i mesi invernali attraverso un passatempo sportivo che in paese mancava. Ci è sembrato un buon punto di partenza e siamo andati avanti, anche grazie all’aiuto burocratico dello Sci Club di Cividino».

Era il 2006 e l’idea evidentemente non deve essere piaciuta solo a loro, dato il successo dell’iniziativa e grazie anche al supporto del sito internet attivo fin da subito. Oggi, dodici anni dopo, il nuovo obiettivo è quello di superare quota 200 iscritti.

Del resto, molti altri riconoscimenti certificano la crescita dello Sci Club nel tempo. Tra questi, l’affiliazione al CSI (Centro Sportivo Italiano) e la collaborazione con le scuole di Calcinate, Palosco e Mornico. Ma non solo. «Negli ultimi anni è nata anche la collaborazione con la Scuola Nazionale Monte Pora che ci ha permesso di portare avanti l’idea di una sciata nella nostra provincia: significa partenza la domenica mattina, tre ore nette di sci senza fare troppi chilometri e tutti a casa per l’orario di pranzo. È una proposta che piace molto, perché si concilia con le esigenze di chi ha famiglia, o altre necessità ed è soprattutto utile per far capire alle persone che si può benissimo sciare anche nelle nostre valli, senza dover andare per forza in Trentino o Valle d’Aosta». Insomma, un vero e proprio fiore all’occhiello tra le proposte del club.

Non a caso, proprio la presenza dei nuclei familiari è un punto forte dello sci club, visto che una percentuale altissima di tesserati ha un’età compresa tra i 6 ed i 14 anni: «Ovviamente ci riempie d’orgoglio, anche perché la presenza dei bambini genera buonumore e fa sì che si aggreghino anche molti non sciatori. E il gruppo poi resiste anche durante i mesi più caldi, visto che talvolta cerchiamo di organizzare gite, come quella sul Bernina o al Lago di Tenno».

Insomma, una passione per gli sci dalla quale col passare del tempo è nato un vero e proprio laboratorio, con possibilità di noleggiare e riparare l’attrezzatura, e che ormai è diventato un punto di riferimento e raccolta informazioni per gli amanti della neve dei paesi limitrofi. Anche per via di tutti questi rapporti personali non è facile per i membri del club scegliere il ricordo più bello di questi primi dodici anni: «Se proprio devo scegliere – conclude Giovanni – scelgo la giornata di Canazei: pranzo allegro al rifugio e poi tutti, sciatori e non, che scendono a valle con lo slittino. Un bellissimo momento, che speriamo sia seguito da tanti altri».
Per chiunque fosse interessato, il programma per la stagione sciistica 2018/19 sarà presentato alla consueta serata a base di spiedo – ormai una ricorrenza fissa – che quest’anno si terrà sabato 1 dicembre.

Laureato in Economia Aziendale all’Università di Bergamo, scrive per passione e collabora con alcune riviste della provincia di Bergamo. Appassionato di sport e storie strane, con il collettivo di scrittori Gli Imbrattatori ha scritto la raccolta di racconti Lo Scirocco Dura Solo Tre Giorni.

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