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Scoperta sensazionale alla Rocca di Soncino: ecco il sotterraneo segreto

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«Abbiamo trovato l’ingresso di un sotterraneo nascosto sotto la Rocca». A dare la straordinaria notizia a nome dell’associazione Castrum Soncini è il presidente Fabio Maestri: a quanto pare la splendida Rocca di Soncino non ha ancora smesso di rivelare i suoi segreti. Il merito della scoperta va dato proprio all’associazione che – come spiega il presidente – si occupa da tempo di speleologia urbana. Infatti, il gruppo (costituitosi nel 1995) ha da sempre studiato, ricercato e valorizzato la ricchissima realtà locale. Tantissime le iniziative fatte in questi quasi 25 anni di vita: non ultima questa scoperta che ha dell’incredibile.

«Abbiamo trovato l’entrata – spiega Maestri – sotto le fondamenta della Rocca: abbiamo fatto tutte le analisi con una prospezione geofisica e c’è la conferma. Ci sono spazi vuoti che fanno presagire con grande confidenza che ci sia un sotterraneo ancora sepolto». Per ora, però, non si può ancora sapere cosa si nasconda nelle segrete del castello: «Aspettiamo la Soprintendenza. Un piano dei lavori è stato abbozzato, anche se pare molto oneroso. Inoltre, ad oggi non esiste né uno studio ufficiale, né tantomeno una pianta effettiva della Rocca. Il lavoro da fare è tantissimo. Sarebbe bello che questo nuovo sotterraneo diventasse anche una calamita per nuovi visitatori e progetti».

La scoperta di quello che parrebbe essere un nuovo sotterraneo arriva quando, esplorando gli infiniti cunicoli della Soncino sotterranea, i membri dell’associazione hanno trovato, sotto una coltre di terra e detriti proprio quella quella che sembrava una struttura atta ad ingresso. L’antico bastione ha così svelato un altro dei suoi tesori, custoditi per secoli tra le pieghe del tempo. La Rocca Sforzesca, gioiello della Bassa, fu costruita nel 1473 sotto l’egida di Francesco Sforza, che intuiva la grande importanza strategica ricoperta dal borgo al confine tra Milano e Venezia. Da qui sono passati conti, duchi, ambasciatori e intellettuali di tutto il mondo. Malgrado poi nei secoli il paese abbia perso l’antica centralità, negli ultimi anni sembra avere ritrovato quell’energia perduta: lo dimostrano i circa trentamila biglietti staccati dalla biglietteria della Rocca nel solo 2018. «Soncino e la sua Rocca stanno vivendo una nuova primavera – spiega Maestri – Questo luogo è diventato un punto di riferimento per un turismo lento, fatto di bellezze naturali e storiche, avvolte nella tranquillità della verde pianura».

Del resto, gran parte del merito per la rinascita turistica del borgo va proprio a questa associazione, che ha ininterrottamente lavorato per valorizzare gli immensi tesori del fiume. «Oltre al grande Assedio della Rocca, organizziamo eventi ludici, serate culturali, visite e ricerche della Soncino sotterranea – prosegue il presidente di Castrum Soncini – Siamo impegnati su tanti fronti e perciò il nostro lavoro è impegnativo, ma questo territorio continua a stupirci». Infatti, questo piccolo borgo sul fiume Oglio custodisce tesori immensi. La sua storia passata è testimonianza dell’importanza e della grandezza ricoperta dal paese tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna. Non è un caso quindi che, nonostante da tempo ci sia chi si impegna per studiarne la storia, ci siano ancora luoghi segreti che aspettano di essere scoperti. Non resta dunque che attendere che si apra l’accesso a questo nuovo sotterraneo, per continuare a scoprire e conoscere una terra fertile così di bellezza.

Giornalista freelance. Laureato in filosofia, collabora con quotidiani e riviste per reportage dal carattere sociale e culturale. Appassionato di viaggi, ha vissuto all’estero lavorando come corrispondente. Tornato a Brescia, segue in maniera attenta le sorti della sua terra.
Dirige il magazine online www.callmeishmael.net

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