Ci sono realtà culturali in grandi città che esistono da anni e hanno un nome talmente conosciuto che la loro notorietà le precede. Poi, ci sono i piccoli (ma quanto suggestivi!) teatri di provincia che si devono scontrare ogni giorno contro ostacoli che possono essere superati solo con tanto impegno, idee e una costante attività di qualità sul territorio. Diffondere cultura: questo è il più importante – ed ambizioso – obiettivo della compagnia Filodirame, che per la quinta stagione consecutiva gestisce il Teatro Sociale di Palazzolo: un gioiello incastonato tra la Vecchia Pieve e la Torre del Popolo.
Il direttore artistico Marco Pedrazzetti, la coordinatrice Francesca Fabbrini ed il direttore tecnico Mario Pontoglio – coadiuvati da Martina Pilenga e Giulia Rossi – hanno da poco vinto un bando Cariplo per un progetto biennale che gli consentirà di ricevere 60mila euro per avviare iniziative sempre più mirate alla promozione del teatro e delle arti performative a Palazzolo, con positive ricadute su tutta l’area della Valle dell’Oglio.
Il progetto, chiamato Fa’ il filo al teatro, prevede numerosi elementi che porteranno a «tornare ad innamorarsi del teatro» con iniziative mirate sia per la comunicazione, sia soprattutto nel coinvolgimento del pubblico e degli oltre 150 iscritti ai corsi e laboratori che Filodirame propone a tutte le fasce d’età. Infatti, le novità di quest’anno sono moltissime e partono dai progetti inclusivi a favore di categorie svantaggiate, momenti di monologo per gli allievi prima degli spettacoli ufficiali, una fila riservata a chi viene in sala da solo per incentivare la socializzazione, fino ad una carta fedeltà per fidelizzare gli spettatori.
La stagione – cominciata l’ultimo fine settimana di ottobre con tre repliche de Il malato immaginario di Molière in salsa pop e con Teatro da paura per Halloween – porterà sul palco questo mese La morte balla sui tacchi a spillo (17 novembre), Il soldatino di stagno (18 novembre) e il prossimo mese Amore e Psiche (15 dicembre) e Befana Cabaret (16 dicembre); senza contare il grammelot, la musica, la danza, la riflessione sociale, il mimo, l’arte circense e molto altro. E tra le numerose iniziative non si può non segnalare l’evento di chiusura (in programma sabato 11 maggio), dedicato a famiglie e bambini: una Notte a teatro che prevede spettacoli e animazioni (dalle 21) e che poi vedrà i convenuti dormire in teatro e svegliarsi la mattina con una colazione a base di racconti e ovviamente cibo e bevande. Insomma, un modo diverso di riappropriarsi degli spazi culturali della città. Perché il teatro, quello su cui punta Filodirame, è popolare. Per informazioni e consultare tutto il programma dettagliato si può consultare il sito www.filodirame.it.
Photo Credit: Sergio Piana