Dalla pre-iscrizione al corso di pasticceria fino al lavoro come giovanissimo pilota di linea per voli europei. È questa l’incredibile storia di Matteo Orlandi, pontogliese classe 1996, il quale da poco prima dell’estate è stato assunto dalla compagnia rumena Blue Air e vive a Bucarest: principale hub della società che opera moltissimo verso l’Italia, specialmente su Torino, Linate, Fiumicino e Alghero.
Orlandi è uno dei più giovani piloti d’Europa (col grado di primo ufficiale). La sua parabola ascendente, tutta senza neanche un intoppo, lo ha portato a 14 anni all’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo, poi al diploma e – dopo circa tre anni di corsi per ottenere le abilitazioni al volo per il trasporto di passeggeri – a un lavoro stabile che per molti è un sogno. Oppure, per qualcuno, addirittura una pazzia. «Sono onesto: la mia passione per il volo è nata mentre frequentavo la scuola superiore – ha spiegato il giovane -. Io volevo fare il pasticcere, ma poi, alla fine dell’estate che precedeva l’iscrizione alle superiori, ho visto l’annuncio della scuola aeronautica e ci sono andato. All’epoca non avevo mai volato nemmeno come passeggero! Con gli anni è nato un amore straordinario e ora, dopo la gavetta e le certificazioni necessarie per lavorare, mi sono inserito in questo bellissimo mondo».
Il 22enne ha effettuato il suo primo volo – una prova senza passeggeri, da Bucarest a Craiova – il 9 maggio di quest’anno, dopo tre settimane di simulatore. Infine, a giugno, ha pilotato per la prima volta un volo con passeggeri. «Sono partito da Bucarest e atterrato a Oslo – ha continuato Matteo -. È stata un’emozione indescrivibile che conserverò sempre nella mia mente: quell’atterraggio in Norvegia e la sensazione che la mia vita stava svoltando. Poi negli ultimi mesi ho volato moltissimo: oltre cento voli, tutti tranquilli e senza alcun problema. Non voglio trasmettere l’idea che sia una cosa facile, però: ci vuole tantissimo studio, impegno, e soprattutto non si finisce mai di imparare».
E da bravo pilota, Matteo ha un messaggio anche per chi di volare non ne vuole proprio sapere. «L’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro del mondo. Lo dicono le statistiche e non solo. Se sei un pilota, poi, non solo non hai paura di volare perché è il tuo lavoro, ma proprio perché sai come funziona: non puoi che essere d’accordo con chi ne afferma la superiore sicurezza rispetto a altri mezzi – ha concluso Orlandi -. Certo, anche noi percepiamo che molti passeggeri non solo a loro agio sull’aereo, ma è davvero solo una questione di non conoscenza di come viene controllato».