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Enogastronomia

La famiglia Manenti di Castelli Calepio: dolce come il miele da 40 anni

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Oggi vi racconto una storia. Una storia di dolcezza.
Una storia che ha origine quarant’anni addietro e che narra di tre amici con l’interesse comune per il miele. Tre ragazzi «con qualche alveare qua e là» che, credendoci fino in fondo, scelgono di trasformare la propria passione in attività.
Col passare del tempo, di quei tre amici rimane Antonio Manenti, appassionato sognatore che, un passo per volta, riesce a dare forma a un progetto di grande qualità, realizzando quella che oggi può essere considerata una delle maggiori aziende di apicoltura della provincia di Bergamo.

MIELE DI FAMIGLIA

Siamo a Castelli Calepio, Comune collocato sulla sponda bergamasca del fiume Oglio, conosciuto principalmente per le sue fortezze e per la produzione dell’omonimo vino ma che, probabilmente non tutti sanno, rappresenta un fiore all’occhiello nella produzione di miele, grazie all’Apicoltura Valcalepio: azienda fondata e gestita proprio da Antonio e che oggi conduce con amore e dedizione con il sostegno della sua famiglia. Una storia di grande passione quella della famiglia Manenti che – con circa seicento alveari dislocati lungo una ventina di posizionamenti che fiancheggiano ambo i lati del fiume Oglio, sino ad arrampicarsi tra colline e montagne – porta avanti un progetto votato all’eccellenza, in cui il rispetto per natura, stagionalità e tradizione coesistono senza difficoltà con innovazione e progresso.


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INNOVAZIONE… DOLCE

Antonio, che oggi porta avanti Agricoltura Valcalepio con la figlia Sara e il nipote Nicola, non ha dubbi: «Per fare bene, devi necessariamente guardare avanti! È questa la ragione per cui abbiamo scelto di investire nella nostra attività e introdurre macchinari di altissima gamma che ci permettessero di affinare la produzione e ottimizzare i risultati. Ad esempio, siamo solo sette aziende del settore in Italia ad avere questa macchina per la smielatura, che non solo ci ha permesso di intensificare la produzione, lavorando al meglio la materia, ma ha fatto sì che questa particolare tecnica divenisse più rispettosa del lavoro delle api, non intaccando la componente interna del favo, e rimuovendo in maniera delicata e non invasiva la parte più superficiale del miele. Un’ottimizzazione che ovviamente si ripercuote positivamente su tutti i processi successivi che garantiscono un prodotto di eccellente freschezza e dalle virtuose proprietà organolettiche».

DI PADRE IN FIGLIA

Un prodotto dalla filiera cortissima e che viene confezionato e poi venduto direttamente nello shop interno (aperto dalle 9.00 alle 19.00) di cui Sara Manenti, figlia di Antonio, è responsabile e mente instancabile. Sara che, sempre nel nome del progresso, non ha potuto non lasciarsi conquistare dalla recente tendenza delle bomboniere gastronomiche, sviluppando intorno ai propri nettari, soluzioni ideali per cerimonie (dai battesimi ai matrimoni), regali e occasioni speciali.

Un modo differente e più chic di regalare o regalarsi l’altissima qualità delle otto tipologie di miele prodotte (Tarassaco, Acacia, Tiglio, Rododendro, Castagno Flora Alpina, Millefiori, Melata), oltre a tante chicche da loro ideate, su cui spicca certamente per raffinata golosità il Miele Nocciolato, realizzato con nettare d’Acacia e crema di nocciole del Piemonte.
Una storia bella dunque, quella della Famiglia Manenti. Anzi, una storia dolce, destinata a passare alle generazioni future, che mostra quanto la passione sia «il miele della vita».

Stefania Buscaglia
www.mangiaredadio.it
Photo credits © Lucio Elio

Per gli amici “la Busky” è una delle firme di punta del magazine di cucina di Lorenzo Vinci (ex magazine de Il Giornale). Con il suo sito web MangiareDaDio.it è una delle food storyteller più seguite in Italia: nella sua carriera ha intervistato i più influenti e noti Chef italiani: da Gualtiero Marchesi ad Antonino Cannavacciuolo.

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