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Enogastronomia

Simone e Liana, Chef e Maître, sulla guida Michelin a tempo record con il ristorante Sedicesimo Secolo a Orzinuovi

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Qualcuno un tempo disse che «l’unica certezza di un viaggio è il punto di partenza».
Una visione verosimile, nel momento in cui ci si trova a percorrere i tragitti che conducono a Pudiano, piccola frazione del comune di Orzinuovi e luogo della Bassa Bresciana in cui si può – da qualche anno a questa parte – facilmente  giungere affidandosi ai consigli della Guida gastronomica per eccellenza, ovvero la Guida Michelin.

Il ristorante Sedicesimo Secolo già sulla Guida Michelin a tempo record

Infatti, è proprio sfogliando le pagine della Rossa che ci si imbatte in un luogo che non ti aspetti: un ristorante sorto nel 2016 su iniziativa di un giovane Chef: Simone Breda che, fatto ritorno a casa dopo le numerose esperienze stellari tra Italia e all’estero (al fianco di giganti della ristorazione come Gualtiero Marchesi e Moreno Ceroni), ha coinvolto la fidanzata di sempre – Liana Genini – in un progetto personalissimo, in cui potersi mettere in gioco e portare avanti un’idea di ristorazione differente. Una ristorazione gourmet, in un contesto affascinante e suggestivo risalente al Sedicesimo secolo, epoca da cui il ristorante stesso trae il proprio nome.

Una bella storia quella di Simone e Liana, inseparabili e affiatati nella vita come nel lavoro. Lui ai fuochi, lei maÎtre e sommelier: raccontano la loro passione attraverso scelte di gusto facilmente riconoscibili sia nello stile del locale – in cui persistono le architetture e gli elementi originali, che si fondono con dettagli e complementi moderni – sia nei piatti eleganti, puliti e creativi.

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Consapevolezza e gusto alla base della filosofia del ristorante di Pudiano (frazione di Orzinuovi)

Una bella storia che racconta la gioia e le soddisfazioni di due ragazzi che hanno rischiato tutto, dando forma al proprio sogno in una zona della provincia non “facile”, come la Bassa Bresciana. «Siamo felici!», afferma Simone. «La gestione è in costante crescita ed è incoraggiante come poco per volta il territorio stia acquisendo consapevolezza intorno alla cucina di qualità. In cuor nostro, ci piace riconoscerci come gli iniziatori di una tendenza che ha stimolato recenti aperture di ristoranti con una filosofia votata all’eccellenza. Più siamo, meglio è! Più siamo, più interesse riusciamo a creare intorno alla zona!».

Aperto solo per il servizio serale, il Ristorante Sedicesimo Secolo di Simone e Liana propone una carta che va oltre la stagionalità, rispettando e adeguandosi alla reale offerta del mercato. Pochi piatti (cinque portate per ogni corsa) con proposte che non superano mai i 25 euro a piatto e tre differenti menù degustazione: i più canonici a 50 euro e uno più audace a 70 euro, in cui si sceglie di lasciarsi guidare alla cieca, dall’estro dello Chef.  Piatti in cui non è esasperato il concetto di territorio, che viene chiamato in causa solo nel momento in cui l’ingrediente possa esprimere al meglio un valore aggiunto. Perché allo Chef Breda piace sconfinare e  concedersi variazioni sul tema, al fine di esaltare al massimo le proprie creazioni.

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Raffinatezza e audacia nel piatto, un menù d’alto livello non banale

Creazioni raffinate e contemporanee, che spingono senza timidezza verso gusti decisi e perfettamente delineati. Da non perdere, piatti come la lingua di vitello, lattuga, ponzu e nocciole il risotto al Franciacorta con fondo di capretto e salvia (feticcio dello Chef e specialità assoluta), la sogliola ricoperta con crema di prezzemolo e servita con salsa al lime e bucce di patate e l’ananas con polvere di capperi e crumble di olio al levistico. Insomma, una cucina di gusto che rifiuta la moderna esasperazione dell’approccio cerebrale e che si limita semplicemente ad accontentare gola e papille. E che, vi è da crederci, riesce alla perfezione.
La prova? Quella che i piatti dello Chef Simone Breda li mangeresti e li rimangeresti senza mai stancarti. Ripercorrendo quei percorsi suggestivi che conducono a Orzinuovi perché – per dirla alla Michelin – l’esperienza che conduce al Sedicesimo Secolo «vale il viaggio».

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Stefania Buscaglia è una delle più note foodwriter italiane.

Trovate le sue storie gourmet sul portale www.mangiaredadio.it

Per gli amici “la Busky” è una delle firme di punta del magazine di cucina di Lorenzo Vinci (ex magazine de Il Giornale). Con il suo sito web MangiareDaDio.it è una delle food storyteller più seguite in Italia: nella sua carriera ha intervistato i più influenti e noti Chef italiani: da Gualtiero Marchesi ad Antonino Cannavacciuolo.

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