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Storie D'Oglio

A Soncino giovani disabili in cucina per il progetto “So-stare con me”

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Un percorso dedicato ai ragazzi disabili, nato l’anno scorso nel piccolo e coraggioso borgo di Soncino: un progetto che ha come scopo principale quello di fornire ad ogni studente i mezzi necessari a inseguire i propri sogni.

La culla di questa iniziativa è la scuola superiore di secondo grado della cooperativa InChiostro che si occupa di formare ragazzi per la preparazione dei pasti e per il servizio in sala e nel bar. Accanto ai corsi ordinari dedicati alla ristorazione, è nata pian piano l’esigenza di un percorso che fosse dedicato in toto a giovani disabili, ribattezzato So-stare con me.

«È fondamentale che ogni alunno intraprenda un iter di attività predisposto per i suoi bisogni specifici – hanno spiegato dalla cooperativa -. Anzi, ogni persona è portata a sviluppare e approfondire un percorso e a gestirsi autonomamente, con le mani in pasta ». Infatti, le attività dei ragazzi puntano soprattutto all’inclusione, perciò non sono mai svolte in solitudine, ma con il supporto di un micro gruppo composto da giovani con diverse disabilità; altre invece vengono condivise con tutti gli studenti dell’istituto. Infatti, tra le attività della formazione ci saranno laboratori di lingua italiana e inglese, matematica, scienze, dietetica e ovviamente tante ore di cucina.

Del resto, proprio la cucina è il secondo focus del progetto, perché in questa scuola è stata allestita un’aula non solo perfetta per le attività culinarie, ma attrezzata per ragazzi disabili, che durante il loro corso si approcciano anche alla preparazione di pasti per arrivare pian piano ad essere sempre più indipendenti. Come si può immaginare, questa classe ha dei costi molto elevati e all’appello mancano ancora tanti utensili: ecco perché la cooperativa ha lanciato una raccolta fondi dedicata al progetto.

Per dare una mano basterà cliccare sul sito www.schoolraising.it (fino al 15 settembre, poi tramite la pagina Facebook InChiostro- Soncino) e cercare il progetto People for the people, una cucina per diversabili. «In tanti ci hanno voluto aiutare: enti privati, l’Avis di Soncino, l’associazione Go, il Rotary e cuochi che hanno partecipato a Masterchef: tutti per allestire una cucina perfetta che dovrà essere completa anche di utensili e che necessita di molta energia elettrica – hanno concluso dalla cooperativa -. Speriamo che in molti ancora vogliano sposare il nostro progetto per fare un passo avanti nel realizzare i loro e i nostri sogni».

Nata a Brescia nel 1986, cresciuta a Villachiara, con la consapevolezza di aver sbagliato decade ed essersi persa i Pink Floyd a Venezia. Diplomata in un istituto turistico, ora vive a Sarnico.
Scrive da sempre, spesso di arte e amici artisti. Ha collaborato per anni con un giornale locale bresciano.

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