Seguici su

Amici Animali

La LIPU censisce gli uccelli clarensi: Villa Mazzotti scrigno di biodiversità

Pubblicato

il

Chi vola nei cieli di Chiari? A rispondere a questa domanda c’ha pensato la LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli, che l’anno scorso ha fatto un’indagine estremamente accurata per scoprire quali siano i volatili che hanno deciso di costruire il loro nido in città. Dalla ricerca emerge un quadro ricchissimo: picchi, gufi, falchi, cardellini, ed ovviamente piccioni, tanti.

I PICCIONI IN CITTÀ

Infatti, la prima parte del lavoro si è concentrata sull’analisi della presenza di piccioni in città. Il censimento dei volatili urbani è un ottimo strumento per conoscere e comprendere la salute di un centro urbano. I numeri forniti dalla LIPU, in questo senso, parlano chiaro: la colonia clarense è composta da circa 600-800 individui per chilometro quadrato. Numeri superiori al Valore Soglia indicato dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Ballarini et al. 1989). Le densità pari o superiori a 300- 400 individui/km2 indicano quasi sempre uno stress ambientale e richiedono quindi interventi limitativi. Questo il consiglio degli esperti.

Ad onor del vero però i numeri clarensi non si discostano molto da quelli delle altre città. Inoltre, nella cittadina bresciana non sono stati rilevati concentramenti massivi. A Chiari i piccioni svolazzano liberi, senza ammassarsi in quei popolosi stormi che ruzzolano al Duomo di Milano, o in piazza San Marco a Venezia (dove si raggiungono anche i 6000 individui per Km/2). I piccioni clarensi si spostano spesso, in piccoli gruppi, senza recare particolare fastidio alla popolazione. Insomma, al netto di qualche piccolo aggiustamento, sembra che si sia trovato il giusto equilibrio.

IL TESORO DI VILLA MAZZOTTI

Ma la nota più sorprendente è arrivata dall’osservazione di Villa Mazzotti. Infatti, la seconda parte del bel lavoro della Lipu si è concentrato proprio sull’avifauna presente nella storica dimora clarense. Nel parco è stata osservata una biodiversità davvero unica: più di ventisei specie che vivono all’ombra della villa, alcune di queste rare. Tra gli ospiti inaspettati della città, gli esperti hanno scorto tortore dal collare, gufi, picchi rossi, un codirosso spazzacamino, alcuni bellissimi esemplari di luì piccolo, cinciallegre, verzellini, e addirittura un gheppio: bellissimo falco dal corpo affusolato e dagli occhi lucenti. Oltre ovviamente a tante specie comuni ma non meno importanti.

Insomma, un tesoro di biodiversità, proprio nel cuore della città. Ed in questo caso la conclusione della LIPU è stata perentoria: il parco urbano gode di ottima salute. Ma com’è possibile, ci si domanda, che proprio in centro si sia creato un ecosistema così ricco e complesso? La risposta è semplice: gli uccelli hanno sempre meno isole verdi dove fare il nido e fermarsi a riposare. E così, volando tra fabbriche e autostrade, hanno trovato questo bel parco, pronto ad ospitarli. Ovviamente, come tutte le cose più preziose, anche gli ospiti di Villa Mazzotti necessitano di cure e attenzioni, affinché possano continuare a volare nei cieli di Chiari.

Giornalista freelance. Laureato in filosofia, collabora con quotidiani e riviste per reportage dal carattere sociale e culturale. Appassionato di viaggi, ha vissuto all’estero lavorando come corrispondente. Tornato a Brescia, segue in maniera attenta le sorti della sua terra.
Dirige il magazine online www.callmeishmael.net

Continua a leggere